Ill.mo Vito Pacelli. Pubblicare un libro con voi è stato il coronamento di un sogno. Ci avevo pensato molte volte ma non avevo mai trovato il coraggio. Finalmente toccare con le dita quel mio lavoro mi ha dato grandissima soddisfazione. Ringrazio tutti i collaboratori, Gerarda con cui ho corretto le bozze e tutti gli altri a cui forse ho telefonato troppe volte. Mi sono trovato bene ed è un'esperienza che ripeterò a breve. Grazie a tutti Giacomo.
"Nato a Pavullo nel Frignano l’11 ottobre 1951. Pensionato con oltre quarantatré anni di lavoro: cameriere, raccoglitore di frutta, emigrato, poi metalmeccanico, rappresentante ed impiegato. Vedovo di seconda moglie e due figli. Fin da bambino, seguendo le orme del nonno, suo omonimo, autore di poesie dialettali, ha iniziato a scrivere poesie, aforismi e racconti. Alcuni dei suoi testi sono stati trasformati in canzoni per il genere liscio melodico (è iscritto alla SIAE dal 1989). Altre poesie sono state pubblicate dalla casa editrice “Pagine” nelle raccolte: “Sentire”, “Poeti contemporanei” e “Vibrazioni”. Ha pubblicato inoltre un libro di poesie dialettali modenesi “Grasie ragas”. Ha scritto una raccolta di racconti dal titolo “Belle, balli, bulli e sballi” ed un romanzo dal titolo “Belinda, la figlia che non t’aspetti”. Conserva ancora tanti testi scritti, alcuni con la macchina da scrivere, altri addirittura a mano che giorno dopo giorno va a riscoprire e a trascrivere sul pc. Per hobby fa anche il presentatore ed il comico, spesso per beneficenza nelle case protette e nei centri diurni per anziani: “È bello portare un sorriso a chi ne ha più bisogno”.