Mi chiamo Pietro Commisso, sono nato a Siderno il 21/10/1984 in una famiglia numerosa, sono il terzo di sei figli. Sono residente a Siderno in una zona periferica, lontana dal centro della cittadina, immersa nella natura. Sin da piccolo ho vissuto a contatto con le bellezze naturali… giocando con l’erba dei prati, con i fiori e con gli animali che mio padre ha sempre tenuto nella nostra piccola fattoria familiare. Ho molti interessi che riguardano soprattutto la medicina, proprio per questo ho deciso di intraprendere il percorso per diventare O. S. S. Dopo questa specializzazione non mi sono più fermato con lo studio, ho continuato ad aggiornarmi, a fare ricerche per essere al passo sempre con le nuove scoperte scientifiche. Proprio per questo mio innato desiderio di sapere, di studiare, ho un ottimo rapporto con i dottori, con i quali mi confronto spesso e dai quali traggo molti insegnamenti. Con i pazienti che seguo non mi soffermo alla semplice assistenza ma cerco di dare loro stimoli sia fisici sia psicologici, perché so che sono necessari se si vogliono avere dei risultati positivi sia in soggetti giovani sia anziani. Il mio amore verso gli altri va oltre il mio impegno lavorativo, mi dedico infatti da molti anni al volontariato, faccio parte dei volontari della Croce rossa italiana; con gli altri volontari mi sento in famiglia poiché mi sento capito, compreso e apprezzato per quel che sono. Sono inoltre appassionato di scrittura, nel tempo libero scrivo versi e poesie che raccontano la mia storia e la forza che ci è voluta per arrivare qui, oggi. Ho purtroppo avuto un’infanzia non semplice, segnata da continui ricoveri in ospedale, interventi e terapie, che grazie anche al sostegno della mia famiglia sono riuscito ad affrontare e superare. Ancora piccolo e inconsapevole di ciò che accadeva, sono partito con mio padre diretto in Svizzera dove, fin dagli anni ’80, si utilizzavano delle tecniche mediche che erano ancora sconosciute in Italia e che per me rappresentavano la salvezza e la fine di un lungo Tunnel di sofferenze. I ricordi sono vivi dentro di me e nei miei versi ho messo tutta la mia tristezza e la sofferenza di quei giorni... scrivendo sono riuscito ad andare oltre e iniziare a costruire il mio futuro. C’è voluta tanta forza fisica, ma anche e soprattutto tanta volontà; grazie alla mia caparbietà, alle volte all’eccessiva testardaggine, sono qui oggi a scrivere rendendo fiero di me tutta la mia famiglia: i miei genitori, i miei fratelli, mia sorella e le mie cognate che sono e saranno sempre appoggio e sicurezza per me. Gli ostacoli che ho incontrato sono tanti e tanti saranno ancora, sicuramente, quelli che incontrerò. QUESTA È LA VITA, MA LA VITA È UNA SOLA E VA VISSUTA A PIENO E CON AMORE.