Salvatore Mallocci è prevalentemente un velista d’altura e nasce a Cagliari a metà del secolo scorso. Dopo gli studi artistici si dedica all’insegnamento e, contemporaneamente, si occupa di società sportive, di un ospedale psichiatrico pre-riforma, di teatro gestuale, e di recupero di minori con problemi comportamentali. Fonda un centro di ricerca (CRSAE) sui linguaggi non verbali, attuando nelle scuole pubbliche numerose sperimentazioni, atte ad impegnare elementi non motivabili con metodologie tradizionali, con risultati riconosciuti. Fonda quindi un’associazione di volontariato (AVARP) che opera dapprima nell’istituto di rieducazione, poi nel carcere minorile, per circa un decennio. Si dedica anche alla nautica, riesumando le classiche regate veliche in via d’estinzione e introducendo nel sud della Sardegna, l’offshore di classe “A”. Dopo una pausa di vent’anni, fugge alla ricerca di un’ennesima libertà. Attualmente vive da eremita, attorniato da eteree badanti, in riva al suo mare, collegato, suo malgrado, ad un ventilatore polmonare per gran parte della giornata, e spostandosi in carrozzina. Finora ha pubblicato altri tre romanzi: “Baalmoloktophet”, “Garibaldi Giuseppe fu Domenico”, “L’avocetta dal volo sinusoidale” e “Giulia, Eleonora e le altre”. Altri romanzi, racconti, poesie e testi teatrali, attendono di essere revisionati e pubblicati.