Sebastiano Civita

Sono nato a Salerno il 23.6.1960 ma ho trascorso tutta la mia vita a Roccadaspide, paese del Cilento, tranne una breve parentesi, di un anno, a Roma ove la mia famiglia dovette trasferirsi per ragioni di lavoro. Conseguita la laurea con 110/110 e lode mi sono abilitato alla professione forense che esercito tutt’ora. Sono un cassazionista ed ho prestato il mio patrocinio in oltre duemila contenziosi sino ad oggi. Sono, altresì, abilitato all’insegnamento di materie giuridiche-economiche ed iscritto nell’albo nazionale dei revisori dei conti. Non pago dei miei impegni ho messo su un allevamento del cavallo da sella italiano, ho frequentato un regolare corso di F.A.(fecondazione artificiale) equina e quindi provvedo direttamente all’inseminazione delle mie fattrici. Nonostante tutto questo, nel tempo libero scrivo poesie. Ho iniziato a scrivere sin dall’età di 9 anni. Correva il 1969 ed ero a Roma nel quartiere “Centocelle” ove frequentavo la quarta elementare. La mia prima composizione poetica, la ricordo ancora, s’intitolava “Caramelle per tutti”. Si tratta di un diletto, di un svago. Sì insomma di un modo per astrarsi, ritagliarsi momenti di neutralità, liberarsi del peso delle responsabilità e della consuetudine quotidiana. Scrivere poesie è per me un compiuto atto di pace e di amore per il mondo e per la vita. I temi trattati, i sentimenti trasfusi, le situazioni descritte sono infatti per lo più omaggi alla vita, alla famiglia, al mondo, alla terra, all’amore in ogni forma e dimensione, ai ricordi ed alle umane debolezze. Non v’è alcuna velleità o ambizione. Il poeta non si propone di superare e, men che meno, di sopraffare l’uomo, bensì di liberarlo, forse di renderlo più felice, questo sì.