Andreynna ha quindici anni, è molto giovane ma ha un passato intenso. Ora si trova nell’occhio del ciclone. Ricoverata in un ospedale psichiatrico, troverà nelle pagine bianche di un quaderno, una valvola di sfogo più importante dei farmaci e delle terapie. Con questo libro avremmo tutti la possibilità di approfondire una tematica molto importante, come quella dell’autolesione o nei casi più estremi del suicidio. Forte e chiaro sarà il suo messaggio, ovvero quello di non chiudersi nel proprio dolore e nella solitudine più buia, ma di non aver paura di parlare e chiedere aiuto agli altri perché chiunque, dal proprio genitore all’infermiere incontrato in ospedale, potrebbe essere quel qualcuno che può far la differenza. Il testo è breve ma intenso e riuscirà a coinvolgere subito i lettori, che entreranno così nel suo mondo: complesso e tormentato.