Il libro testimonia la realtà di una malattia nervosa, che ha condotto la mente dell’autore a sopravvivere relegata in una dimensione quasi illogica, lontana dal consesso umano. Fortunatamente con il tempo tornerà a ritrovare quel legame affabile col cuore del mondo e con le antiche sue sensazioni smarrite, libero da un pesante fardello d’insensate verità. È il viaggio avventuroso della vita che l’autore, con tenacia, è costretto a percorrere per uscire da quella malattia che per un lungo periodo l’aveva relegato in fondo ad un pozzo buio, la depressione. Il suo viaggio, come quello di Ulisse, è affascinante, tra cadute e risalite, di un’anima bisognosa di credere negli ideali, nella cultura, nello studio costante e nei sogni di grandezza. Egli combatte, medita, studia: quanta lotta c’è in quest’uomo che cerca di vincere quel male oscuro che l’attanaglia! La guarigione bussa alle porte e la mente sdrucita arriva quasi ad imitare un normale equilibrio. Ora c’è la famiglia, bene supremo a cui affidarsi totalmente...