L’opera è costituita da ventitré racconti che si susseguono con un ritmo veloce e appassionante, dando corpo a un romanzo autobiografico in cui una preside, alla fine della sua carriera, ricompone con la tenerezza del ricordo un mosaico fatto di tante storie, di tanti incontri “speciali”, soprattutto con preadolescenti: ragazzi e ragazze ciascuno con i suoi problemi, la sua originalità, la sua storia personale. Il mondo della scuola viene colto e tratteggiato nel suo divenire e nella sua complessità in un arco temporale di cinquant’anni. Dalle pieghe della memoria affiorano immagini dell’ infanzia e della giovinezza dell’autrice inserite nei paesaggi che fanno da sfondo al romanzo: il lago Maggiore, il mare marchigiano di Falconara Marittima, la metropoli Milanese e le montagne ossolane. Il romanzo, ispirato in ogni parola ad una visione positiva dell’uomo e dell’esistenza, offre al lettore gli strumenti per un approccio lungimirante e rispettoso dell’universo giovanile.