“Pergamena dalle mille parole” è un’autobiografia che vuole raccontare il vissuto dell’autore. Nella prima parte viene descritta per ogni storia una parte di passato, presente o futuro. Ho deciso di non mettere in ordine le storie, perché ho intenzione di spiazzare costantemente il lettore. Successivamente, nella seconda parte, vi è una serie di racconti tratti dal diario segreto dell’Autore relativo al periodo 2018-2019. Nella seconda parte non c’è un titolo per ogni storia a differenza della prima parte in quanto è presente la data della storia scritta. Nella prima parte ci sono storie dall’infanzia al periodo attuale che descrivono ogni momento, negativo o positivo che sia.
Da professoressa di italiano posso dire che questo libro è scritto male, in maniera confusa e sgrammaticata, i periodi non hanno né un inizio né una fine, i concetti potrebbero essere interessati ma sono espressi talmente male da risultare di difficile comprensione. Prendiamo ad esempio il racconto sulle mascherine: in una frase l'autore afferma di non essere novax, dopodiché appone una frase tra parentesi e infine afferma di "definirsi tale", in questo trafilo risulta di difficile comprensione quale sia la vera idea dell'autore, prima afferma di non essere novax salvo poi smentire e dichiararsi come loro, di questi esempi il libro è pieno, spesso le frasi iniziano nel nulla e la struttura base del periodo è sbagliata, alcune frasi presentano ripetizioni che l'autore avrebbe dovuto eliminare con una seconda rilettura forse non fatta. Un libro che può avere un potenziale interessante, introspettivo e sincero ma che pecca talmente tanto in grammatica da renderlo quasi illeggibile
Libro molto bello, peccato per gli errori grammaticali, per il resto le storie sono ricche e avvincenti e l'autore riesce a coinvolgere in modo adeguato il lettore