Un racconto autobiografico in cui illustro, in maniera dettagliata e realistica, ma al contempo ironica e spensierata, quelli che sono i metodi e i piccoli e grandi trucchetti e segreti che rendono la giornata dell’agente immobiliare più proficua ma al contempo più leggera e, perché no, divertente. Oltre ai vari contatti e rapporti con la gente prerogative di un’attività dinamica ed interessante, per quanto a volte impegnativa e stancante. Dall’approccio con il porta a porta e i famigerati citofoni e campanelli, non sempre facile e spontaneo ma gravido di inattese quanto sorprendenti risposte e informazioni. Gli indizi utili per scoprire nuovi immobili in vendita come giardini incolti, finestre chiuse, cassette della posta intasate e, perché no, i manifesti funebri! Le inevitabili e numerose richieste (nonché pretese) dei clienti, a volte esose altre insensate, quasi surreali. Le obiezioni e i timori della gente. Da esse ne ho tratto e disquisito l’aspetto psicologico delle persone. Elemento di mio grande interesse. Le loro debolezze e fragilità, il timore di ledere la privacy altrui o di rivelare le personali necessità e problematiche a volte stupefacenti se non sconcertanti. E non di meno quello di subire visite fastidiose o persino pericolose. Da qui la difficoltà di “varcare” cancelli e portoni, specialmente quando è presente il famigerato portinaio, con cui gli agenti hanno spesso un rapporto di amore e odio. Inoltre, si parla con velleità decisamente tragicomiche, delle tante insidie e contrattempi, durante la visita di clienti agli immobili, come quando si sbagliano le chiavi, l’indirizzo, la scala o addirittura la porta d’ingresso dell’immobile in vendita. Con le conseguenti magre ed imbarazzanti figure col cliente di turno. E ancora il rapporto a volte emblematico, grottesco con i numerosi cognomi, spesso curiosi e divertenti che costellano rubriche, carte d’identità e citofoniere con cui l’agente ha quotidianamente uno stretto contatto. In conclusione, un racconto utile, a tratti didattico, ma senza dubbio leggero e spensierato, ricco di curiosità impensabili, assai scorrevole, con punte di sarcasmo e di umorismo tipiche del mio carattere che credo e spero intratterrà piacevolmente il lettore.