Il libro narra la storia della vita di Eugenio, detto Titta, padre dell’Autrice. Una vita complicata, dolorosa, tragica al punto da indurlo a scelte tanto difficili quanto immediate, determinandone pertanto il carattere e il modo di vivere. A soli 17 anni Eugenio fu internato in un manicomio criminale a causa di un errore giovanile che ha segnato lui e la sua famiglia, marchiandola per sempre. Il libro parla della rinascita di quest’uomo che, per sopravvivere e vivere, ha escogitato l’impossibile pur di rivalersi nella società.