L’autore svolge una compiuta analisi dell’Imposta di soggiorno, confrontandola con norme fondamenti del nostro Ordinamento Giuridico, quali sono i principi della riserva di legge, della neutralità dell’imposta, del coordinamento della finanza pubblica, della sussidiarietà, della legalità, del pareggio di bilancio degli enti pubblici locali, mettendone in rilievo vari aspetti di presunta illegittimità costituzionale. Quindi affronta il tema della discrezionalità amministrativa, di cui i Comuni spesso fanno uso arbitrario, e quello della mancata trasparenza del vincolo di destinazione. Non mancano richiami alla Giurisprudenza Amministrativa e Costituzionale, nonché a pronunce del Consiglio dell’Unione Europea e della Corte di Giustizia, ai trattati che prevedono la libera circolazione delle persone all’interno dell’Unione. Riporta le posizioni dell’IFEL, dell’Osservatorio Nazionale per la Fiscalità Locale, e di Fereralberghi, l’Associazione nazionale degli albergatori.