DioN. La favola dell’albero dell’umanità è un romanzo onirico. Rose, la protagonista, intraprende un cammino dentro un albero speciale. Il suo è un viaggio esistenziale, che la condurrà, passando attraverso varie esperienze e diversi incontri, ad afferrare il senso della propria umanità. Tutto ha inizio da una domanda: “dove sono?”, domanda chiave, punto di partenza di ogni svolta vitale; questione che apre le porte alla consapevolezza. Nel corso del suo viaggio dentro l’albero, Rose imparerà anzitutto l’arte del non avere fretta; paradossalmente sarà proprio un corridore ad impartirle questa prima “lezione”. Tanti sono gli insegnamenti dei quali farà tesoro la giovane ragazza, tra i quali: l’importanza di riconciliarsi con la propria ombra; dell’andare oltre le apparenze, aprendo gli occhi del cuore; il valore dei legami umani, l’umiltà, la perseveranza. La accompagna lungo il cammino la vicenda, parallela alla sua, di un uomo desideroso di vedere il Signore: Zaccheo. Finalmente, dopo aver sentito dentro i suoi stessi occhi le lacrime di una donna incontrata per caso, Rose arriverà alla cima. È qui che avverrà qualcosa di tanto speciale quanto sconvolgente: l’incontro con Dio, non certo privo di sorprese. Qui, tra tutte, si imprime l’immagine icastica di un filo d’erba che osa il cielo piangendo rugiada. Sulla cima dell’albero la domanda iniziale cambia tono; dal verbo statico essere si passa al dinamico andare: “dove vado?” si domanda Rose. Il viaggio continua oltre la cima? Soltanto alla fine la ragazza riuscirà a scoprire il segreto dell’albero, racchiuso nella parola DioN del titolo. Solo allora del suo rapporto con il divino potrà dire, come Giobbe, “io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno visto”.
Bellissimo: è profondo, è un po' un romanzo di formazione, fa pensare e allo stesso tempo la narrazione è veloce, scorrevole, si legge d'un fiato! Riesce a toccare temi difficili presentandoli comunque in modo diretto e quindi facilmente accessibili nel senso che il lettore non è spaventato dall'argomento ma, al contrario, incuriosito. Sono proprio contenta di averlo letto!