In epoca medievale, nell’impero di Gavernantolo, un povero agricoltore uccide due cervi che attraversano le vicine terre della chiesa per sfamare la sua famiglia. Il Vicario, uomo viscido e disonesto, scopre l’accaduto e pretende di poter disporre della primogenita dell’agricoltore in cambio della libertà. Lo stesso si ribella, viene arrestato e rinchiuso nel monastero. La moglie, in preda alla disperazione, è la protagonista del racconto. Incontra una vecchia fiamma, divenuto nel frattempo uomo di legge e, dopo numerose peripezie, quest’ultimo decide una mossa azzardata.