...Vien è un paese come tanti, ma tra le sue mura, leggere e scrivere è disdicevole se non sconsigliato. Questo per non voler rischiare un ritorno al fiabesco e all'irrazionale, un posto dove i laboriosi abitanti potrebbero voler tornare per perdersi nelle oscurità del mito. Zanò è l'unico a volerne accettare la "poesia",quella che sente intorno a sè nella natura del luogo,sulla montagna e per le vive presenze che incontra camminando nel bosco. Per questo dovrà subire un processo deciso dalla comunità di Vien prima che ciò che si teme possa infine degenerare. La narrazione si muove tra il reale che ogni giorno scorre intorno a Zanò e le antiche - ma ancora presenti - figure di un mito che non vuole morire.
...l'introspezione è davvero la comprensione delle favole!
semplicemente bello, da tenere vicino e...rileggerlo.
una successione di quadri di grande emozione ed un finale kafkiano...
la narrazione si avvale spesso dell'espressione poetica. E' una favola che si nutre di se stessa!