Una buffa mescolanza di ortaggi (melanzana, cavolfiore…) e piccoli malesseri (torcicollo, capogiro…), una raccolta di filastrocche ironiche e divertenti non solo per bambini che si proietta in una narrazione di ritratti tipica del nonsense in cui l’apparente estraniazione dalla realtà si coniuga con la necessità di accordarsi alla logica ricca di fantasiosi slanci del fanciullo che spesso sfugge all’adulto: una “zuppa” cui a qualunque età è possibile accedere con divertimento e facilità di immedesimazione, grazie al ritmo musicale e incalzante che è la caratterista della filastrocca, forma ideale per produrre una sorta di incantamento nel lettore e nell’ascoltatore. È uno sguardo sviluppato nelle ventisette filastrocche forse con sorridente nostalgia, con scanzonata ironia e con divertita empatia da parte di un adulto che trova un modo di comunicare e di relazionarsi con un universo presente ma spesso sconosciuto e trascurato.