Il lavoro di Loretta Maria Gagliardi, che è insieme traduzione, adattamento, interpretazione, mette in relazione la magnifica “lingua minore” napoletana (rifiuto qui, decisamente, la nozione di dialetto per il napoletano!) e una delle lingue più forti e più impermeabili d’Europa: la roccaforte della lingua francese, insinuando nelle sue movenze uno stile poroso, sinuoso, vulcanico, lirico e tellurico: non perde la memoria la latenza del napoletano che vive ancora nel canto dei suoi testi francesi. Ella è riuscita a far rivivere in pieno – grazie ad una disciplina ferrea del tradurre, ad una estrema precisione dell’ espressione linguistica e, soprattutto, ad una grande ispirazione poetica – le canzoni classiche napoletane che conservano, anche se adattate in lingua francese, la grandezza della lingua di origine.