A che posto mettiamo il denaro nella graduatoria della nostra esistenza? Il rapporto che abbiamo con il denaro ci rappresenta? Siamo cicale o formiche? La filosofia ci può dare una mano a fare chiarezza. Socrate, Nietzsche, Schopenhauer, passando per Epicuro per arrivare a Simmel e Thaler ci offrono delle brevi argomentazioni riguardo al denaro e al risparmio. Spesso accumulare finanze diventa una vera e propria ossessione che ci fa perdere di vista la profonda essenza della vita. Banche, consulenti finanziari sembrano proteggere il nostro domani. Ma è davvero così? Il denaro sembra essere un modo per dire “io ci sono”, un biglietto da visita che ci apre tutte le porte. Anche quella della felicità? Il “giusto mezzo” divide le cicale dalle formiche. E noi da che parte stiamo? Riusciamo a seguire l’equilibrio aristotelico? Le storie di Gustavo e la sua diffidenza per le banche, della signora Ida, di Fosco e la sua falegnameria, del ragionier Berni, dell’avvocato Mario Fabbrini, del vecchio Arrigo perso nei rimpianti, dei mille sogni di Marilù, della signora Franca e il desiderio di una piccola casa al mare, ci raccontano spaccati di vita di chi ha navigato con il denaro al timone.