Questo libro s’intitola “L’amore in verticale” perché l’autrice s’interroga sull’esistenza o meno di quello che lei definisce, per contro, “l’amore in orizzontale” cioè l’amore eterno tra un uomo e una donna. Per amore eterno s’intende l’amore incondizionato tra due partner che dedicano la propria vita l’uno all’altro, accettando anche quindi i difetti dell’alto/a. Convinzione personale, e quindi opinabile dell’autrice, è che, nella società attuale, ma anche nelle precedenti, l’amore orizzontale sia un privilegio riservato a pochi fortunati eletti. L’opinione dell’autrice è che tutti inizino una convivenza, un matrimonio con le migliori intenzioni. Ma poi ci si scontra con il substrato personale di ognuno di noi, con la famiglia, con la società e le intenzioni iniziali vengono meno. Ciò che rimane è dunque l’amore per la propria progenie cioè “l’amore in verticale”.