Questa raccolta di poesie vuole presentarsi come un cammino realistico e spirituale della mia vita, ma anche e soprattutto una dedica speciale ad una figura mistica, quasi mitologica. Ritengo, infatti, che la poesia sia esattamente l’incontro tra l’ispirazione, che viene prima, e il “labor limae”, cioè l’accuratezza formale, che viene dopo. La poesia, per me, è prima di tutto frutto di un’ispirazione che mi piace rappresentare come un essere simbolico e mistico, una “volpe alata di fuoco”. Questo animale “mitologico” si reca verso alcuni adepti, pochi tra gli uomini che riescono ad esprimere i propri sentimenti e che possiedono una forte sensibilità emotiva, esaltando i loro cuori, ma anche amplificando i loro sentimenti solo per pochi istanti. La “volpe di fuoco”, infatti, a tratti svanisce per poi ritornare dai suoi “prescelti”, quasi come se volesse giocare con questi, regalando diverse immagini fugaci ed emozioni intense che il poeta deve in seguito sviluppare con le sue abilità stilistiche. L’accuratezza formale, arriva soltanto alla fine di questo percorso irrazionale con il semplice scopo di lavorare e di finire l’opera “divina”.