Attraverso le mie poesie voglio esprimere il dolore della disoccupazione e trasformarlo in un’emozione positiva. Da ragazza amavo moltissimo gli studi, ma dovetti abbandonarli per motivi familiari. Incominciai così a lavorare nel 1975, ma purtroppo nel 2012 persi il lavoro e come se non bastasse rimasi vittima di una nuova legge che mi condurrà alla pensione solo nel 2027! Sono testarda! Non mi arrendo a chi vuole ripiegarmi in un cassetto come una cosa dismessa. Amo l’arte, amo disegnare volti e fotografare tutto quello che mi suscita emozione, ho costruito un giardino per scrivere e guarire! Vorrei lanciare un messaggio a tutti: “La vita ci può legare mani e piedi, ma non la nostra anima...!”