Follia d’amore

Consigliato ad un pubblico 16+
“Follia d’amore” è una raccolta di racconti di storie d’amore, d’immigrazione e di thriller, accadute in Albania e in Italia. Ciò che colpisce in queste storie è la descrizione dettagliata delle intimità e dei dettagli vitali, il realismo e la descrizione veritiera dei personaggi e la rappresentazione non solo dei personaggi di cui si tratta, ma anche del mondo umano. Le storie sono caratterizzate da un realismo profondo, un realismo che attinge naturalmente allo stato d’animo del lettore. C’è molta vita nelle storie di questo libro, ma anche molto colore nella descrizione e nel linguaggio dei personaggi. Ci sono tratti cromatici dei caratteri albanesi e della vita albanese. L’autore si mostra un buon conoscitore non solo degli eventi che descrive in particolare, ma anche di particolari tipi e personaggi. Possiamo citare qui il racconto “Le difficoltà di un immigrato” dove l’autore descrive con intensità le emozioni che prova un giovane albanese, nel momento in cui si trova all’interno di una barca, con persone sconosciute, verso un’altra vita, in una notte buia. L’autore conosce la vita dell’immigrazione e i suoi racconti sono drammatici, diventano affidabili, sensibili e veritieri. Le storie di questo volume sono sia realistiche che moderne, se comprendiamo con modernità il trattamento artistico dei soggetti attuali. Ci sono anche storie in cui l’autore con la sua fantasia passa anche all’astrazione. Questo libro è costruito con le impressioni di due realtà, quella al di là del mare e quella dalla parte opposta del mare. Ci sono storie che l’autore rivolge al tempo della giovinezza con i ricordi belli e travagliati dell’amore. Sono storie che emozionano e il lettore si sente come un personaggio del libro, perché tutti hanno vissuto storie simili. L’autore le ha conservate con cura per trasmetterle al lettore come un dono prezioso. I racconti di questo volume trasmettono molti messaggi al lettore. Il genere del racconto è la prova del fuoco per uno scrittore. L’autore è alla luce del detto dello scrittore Remy de Gourmond quando cita: “Non ci sono libri migliori di quelli in cui uno scrittore si mostra nella confessione della condotta dei suoi compatrioti” e del detto di Milan Kundera: “Ogni scrittore beve acqua nel suo pozzo”. In questo caso l’autore riempie il secchio d’acqua dei ricordi nel suo pozzo.