Quel che viene narrato non è follia ma soltanto la vita mia.
Non si tratta di un romanzo, ma di una serie di composizioni ispirate dal grande scrittore Lewis Carroll (Charles LutwidgeDodgson), e del suo capolavoro “Alice in Wonderland”.
Un’approfondita ricerca ha suscitato qualcosa, ha fatto emergere una doppia natura dello scrittore, ed una doppia, anzi per meglio dire un lato oscuro della protagonista e dei suoi personaggi.
C’è chi pensa che sia solo un libro per bambini, ma penso che non sia così, perché vi sono tanti segni e simboli che facciano pensare ci sia qualcosa di oscuro, di cattivo, dietro ad ogni singolo personaggio.
Da questa voglia di cercare, di scoprire, sono nate queste composizioni, esperienze vissute toccate con mano e cicatrici sulla pelle con un tocco di distorsione della realtà, quasi favole gotiche e terrificanti, dove non vi è mai un lieto fine, ma solo una voglia di libertà di cambiamento, di chi è stanco del mondo, della realtà che vi è intorno e della società.
La delusione, le paura e la pazzia sono protagoniste di tutte le composizioni, ma sono anche protagoniste nella vita di tutti ogni giorni.
Per chi è stanco di tutto e di tutti cerca qualcosa per migliorare e per poter andare avanti.
L’Alice che viene menzionata non è più una curiosa e sognatrice bambina, ma una donna stanca del mondo e della sua realtà, cerca rifugio nella propria immaginazione che non è più innocente ma coperta dalla pazzia, ossessionata dal buio, dalle voci e dalle sue visioni.
bello bello...
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Brava...! Sei un genio!!!