Adam, il protagonista del libro, incontra nelle sue visioni il volto di Dio, l’Inferno, il Paradiso e altre cose. Un viso visto dalla mia mente e che ho voluto scrivere su queste pagine. Quante volte ci hanno parlato di un Dio: irascibile, geloso, ecc. Io penso e sono convinto che bisogna vederlo soltanto come un amico e abbandonare i falsi stereotipi che abbiamo di Lui. Non è blasfemia pensare a un Dio che si presenta in un certo modo o fa certe cose. Basta andare dietro le parole. Questa storia è anche un’esortazione a non arrendersi mai perché la vita è nostra e di nessun altro, non dobbiamo metterla in mano a nessuno. “Ragazzi ciò che mi è successo può accadere anche a voi. Non soffermatevi a pensare “E’ ma tu hai camminato, io no!”. Ricordatevi che la guarigione è affidata a mente e cuore. Si guarisce prima nella testa. Pensate a lei il resto verrà da solo con il tempo. Ricordate che ogni sogno si avvera se non ci si lascia schiavizzare dalla realtà”.