In questo libro l’autore narra, in ordine cronologico, quattro viaggi da lui compiuti: tre nel più contraddittorio e misterioso dei continenti: l’Asia dai mille volti, ed uno, a sfondo archeologico, nello Yucatán, tra gli enigmi della scomparsa civiltà Maya. Nel corso della lettura, il lettore viene condotto per mano attraverso templi e monasteri, giungle e piramidi, e prende coscienza di essere a contatto non solo con un semplice reportage di viaggio, ma, strada facendo, diviene consapevole che i viaggi stessi, per l’autore, sono anche un pretesto per parlare di altri argomenti connessi alla spiritualità orientale ed occidentale. Nelle pagine si incontrano ed intrecciano - senza che la trama del libro ne risulti appesantita - temi come la meditazione, lo sciamanesimo, l’alchimia, il taoismo, le civiltà perdute, e si citano libri ed autori contemporanei e del passato, viaggiatori e saggi, e si cerca di mettere in luce il rapporto tra viaggi, ricerca e conoscenza. Viene affrontato, inoltre, il rapporto intercorrente tra viaggi e libri e tra viaggi e scrittura. Dalla narrazione, leggera e coordinata, ne deriva un lucido affresco in cui l’autore, in sostanza, porge l’invito, a coloro che siano interessati, ad intraprendere il proprio viaggio di scoperta individuale, della ricerca della propria identità, poiché il viaggio, come egli lo intende, non è solo divertimento e divagazione, ma anche esperienza dell’altro, formazione, esplorazione interiore, ricerca spirituale. Il viaggio è inteso come metafora della vita, come ritorno alle radici divine dell’uomo. Il testo, privo di ingorghi linguistici, è scorrevole e semplice, ed intende diffondere immagini di luoghi, concetti, informazioni, idee, e rammentare che la finalità delle esperienze di viaggio è quella di far acquisire intuizione, comprensione e saggezza. Romanzo di formazione, dunque, ma anche frammenti di autobiografia, cronaca di costume, racconto d’avventura. L’opera si rivela, pertanto, utile sia a quei girovaghi irrequieti ed avventurosi che volessero intraprendere viaggi nei medesimi luoghi visitati dall’autore, sia a coloro che, placidi sedentari, preferiscono, seguendo l’esempio ariostesco, sì viaggiare…ma sull’Atlante e con la fantasia.
Conosco direttamente l'Autore ed la sua avventura letteraria conferma la mia opinione personale di una gran bella "testa". Mi auguro che qust'esordio sia il preludio - già maturo e brillante - d'una rigogliosa carriera... Davvero bello
Un libro da leggere...
Eccellente l'esordio, vale la pena comprarlo.