Durante la pandemia Marco, un giovane uomo, inizia ad intrattenere degli incontri con il suo vicino di casa, l’anziano Geremia. Partendo da una descrizione degli ambienti, si arriva all’argomento degli incontri, il riaffiorare dei ricordi di Geremia. La pandemia ha risvegliato in lui il ricordo del secondo conflitto mondiale, vissuto personalmente. Si descrive l’arrivo di Marco nel condominio dove vive, il primo incontro con Geremia e la portinaia Angela. Il racconto si incentra sulla vita di Geremia, dalla sua infanzia all’età adulta. Si evidenzia il rapporto con il fratello, sempre presente, anche se non fisicamente. Lo scopo dell’anziano signore è quello di convincere Marco a raccontare la sua storia, fornendogli tutti gli elementi necessari per farlo: racconti, lettere del fratello e riflessioni sulla brutalità della guerra. Il racconto si conclude con la consegna di una scatola da parte di Geremia a Marco, che contiene un bene preziosissimo per l’uomo, la corrispondenza che negli anni aveva intrattenuto con l’amato fratello. Non mancano riferimenti alla situazione pandemica, ai provvedimenti varati e il clima di instabilità che ne è derivato.