Il titolo mette in evidenza il paradosso di una società fondata sui soldi e il potere economico, in cui tutti si impegnano a vendere tutto, pure le cose che non entrano nella logica del comprare o del vendere. L'economia è importante, ma la realtà nella sua pienezza e la vita nella sua complessità, sono una cosa diversa. Tra queste “cose” per le quali non esiste uno scontrino, possiamo annoverare l’amicizia, l’amore e la persona stessa: tre realtà che intrecciate trovano nel cuore una loro sintesi organica e simbolica. L’amore non può collocarsi nell’ordine dei soldi, ma del cuore, altrimenti genererebbe violenza e aggressività. E’ la persona umana che interessa come soggetto capace di amore perché mossa sempre dalla bellezza tende dalla vita materiale verso delle realtà più grandi e più vere. Perciò l’espressione più preziosa dell’apertura verso gli altri è l’amore.
è bello pensare che nella società del consumismo, c'è qualcuno che si fermi a riflettere sul valore profondo dell'amore. Condivido con l'autore il pensiero che l'amore può cambiare il mondo! e ancora prima la nostra vita, rendendola gioisa