La raccolta dei racconti di Pellegatta, ci offre una delicata rivisitazione dei tempi andati. Luoghi usi e costumi d’altre epoche affondati nella memoria dell’Autore, ma anche nella memoria storica di chi, oggi è più che quarantenne. Una specie di salmo che ripercorre infanzia, adolescenza e gioventù. Di quelle cose che hanno scaldato il cuore. La campagna, la parrocchia, le feste. Da un mondo rurale (quasi pavesiano) scaturisce così un paesaggio interiore che piano piano diventa documento storico ed elegia. Che, lentamente pacatamente, inumidisce gli occhi intenti a “riguardare all’indietro.”