“Ultima dies” è il racconto del ricordo e del rimpianto di un marinaio che rivive con emozione un amore breve ma intenso, vissuto in giovinezza. Ritornando dopo anni nel luogo che vide nascere e sbocciare quell’amore, ritrova e rivede antichi posti noti, insieme a persone e luoghi nuovi; la magìa dei ricordi l’avvolge, ma non ritrova più le cose care, che il tempo inclemente ha spazzato via o trasformato. Il lettore rimane sorpreso leggendo come egli apprenda il crollo definitivo di ogni sua speranza e come riviva nella memoria il sogno infranto dell’“ultimo giorno”, diventato ormai per lui “una ferita riaperta”. “Ultima dies” è una storia d’amore e di ricordi rivissuti in una località misteriosa e quasi fiabesca, ma è anche un’indagine su sentimenti come rimpianti, desideri, sogni, interrogativi, speranze, che da sempre avvolgono l’animo umano, al di fuori dello spazio e del tempo. Alla fine del racconto un senso di malinconia invade il lettore: gli sembra scorgendo l'orizzonte di trovarsi su una passerella senza fine sul mare. Un clima incolore di quiete e di silenzio lo avvolge e gli consente di sperimentare sentimenti di speranza e di infinito.