Consigliato ad un pubblico 16+
L’opera, che nella struttura si configura come un unico lungo segmento narrativo, rappresenta una proposta di lettura non consueta, lontana dalla tradizionale letteraria fatta di convenzioni. Grazie ad una vivacità espressiva fortemente provocatoria, torbida, dall’intreccio lineare, il protagonista, Phil, portavoce del suo personalissimo punto di vista, racconta le turbolenze e gli eccessi della sua esperienza nella Grande Mela durante i primi anni ’70, quando dopo essersi volutamente allontanato dalla famiglia e dalla sua vita nel Kansas, si ritrova a gettarsi a capofitto nel vortice di esperienze erotiche e di dipendenza da stupefacenti oltre i limiti, perennemente sul baratro del degrado e della spregiudicatezza. L’effetto del racconto, sul lettore, è frastornante, in linea con la proposta di una narrazione labirintica in cui vengono messi in evidenza, con sfrontata franchezza e toni volutamente sopra le righe, i contesti urbani e suburbani in cui si sviluppano le vicende, popolate da personaggi pittoreschi e vibranti di autenticità. Un’opera che, se pur ambientata in un contesto temporale e geografico differente, rievoca, nei temi e nello stile, l’irriverente e sdegnosa impudenza di Henry Miller e Louis-Ferdinad Celine, soprattutto nelle pagine in cui vengono raccontati, senza filtri, i febbrili e convulsi incontri di natura sessuale sia con uomini che con donne. Una lettura, travolgente fuori dagli schemi, che incarna, senza dubbio, la multiforme e complessa spontaneità di un personaggio non ordinario ed incredibilmente interessante.