A Santanera dei Colli vive Gerardo Patafoni, uomo potente, prepotente e ricco. Presidente della più prestigiosa confraternita del paese e della locale Pro Loco, crocevia di smistamento di notevoli fonti di denaro, in passato è stato anche un don giovanni senza scrupoli. Attentando alle virtù di molte donne altolocate e non, coniugate e non. Sicuramente qualche strascico questo suo passato di donnaiolo, l’uomo oramai attempato, lo ha provocato, non c’è dubbio. Egli è diventato anche un ricco e spregiudicato uomo d’affari trafficando in grandi commerci di bestiame. E quindi quando nella movimentata nottata, al culmine della festa patronale, quando nel cielo scuro si esaltano i fasti e la figura del santo patrono e si irradiano le luci dei fuochi d’artificio, approfittando di quella colossale confusione, il temuto e odiato Patafoni viene assassinato nel bel mezzo della piazza e nel folto dell’ammasso di tutta quella gente che è accalcata in ogni dove, le autorità investigative avranno un bel daffare per cercare di sbrogliare quella complicata matassa. Le direzioni in cui dovrà indagare il maresciallo Scimberni saranno tante Chi avrà provveduto ad eliminare quell’uomo? Qualche marito tradito? O qualche antagonista in affari? O qualche balordo che alligna nel mondo della criminalità su ordine di qualcuno danneggiato per qualche affare non portato a termine per colpa dell’ammazzato e dei suoi traffici? Non è che potrebbe centrare anche la locale Pro Loco che gestisce e ammannisce ricche prebende e sovvenziona molte iniziative ludiche e culturali, sciorinando fiumi di denaro soprattutto in occasione delle festività per il santo patrono? O c’è dell’altro ancora che si annida nel verminaio che si alimenta ai margini di quella comunità agreste? Che ruolo potranno svolgere insospettabili personaggi come il Farmacista, la cui figlia Algisa pare abbia provato in passato una forte passione per il Patafoni, il Ragioniere Pesce ed il Notaio Campanaro, in definitiva le tipiche figure che costituiscono le vere autorità del paese? Conteranno qualcosa di questi personaggi non solo le conclamate virtù ma anche qualche sotterraneo vizio, come il gioco d’azzardo in cui quasi tutti loro sono invischiati? Tutti questi enigmi vanno collocati in un contesto storico e arretrato del passato, in cui la popolazione vive di piccole cose, di pettegolezzi, di attese, come quella di un anno intero consumata per la ricorrenza della festività del santo patrono.