In questo racconto, il Commissario Lo bello si trova coinvolto in una spirale d’intolleranza e stupidità. L’ambiente rassicurante della scuola si trasforma in un covo di omofobi, dove la cultura e il sapere non riescono a trasformarsi in insegnamento. Viene messa in evidenza l’incapacità di dare un contributo per migliorare il futuro dei giovani. Lo bello capisce che la vera saggezza sta nel comprendere che la diversità, qualsiasi essa sia, è una fonte inesauribile di ricchezza e non una minaccia. “La diversità è la nostra forza, non la nostra debolezza.”