Il libro racconta di due crimini compiuti a Milano. Il primo, nella zona tra la stazione Centrale e il Lazzaretto e il secondo in viale Suzzani. Nessuno dei personaggi di cui si parla è reale, nessuno dei fatti raccontati è successo davvero, ma i luoghi sono in parte riconoscibili anche se sono stati idealizzati o volutamente confusi. Sono due brevissimi gialli che si leggono nel tempo in cui si può cucinare un risotto. I salti di pagina non sono casuali. Come ogni brava casalinga sa, il risotto deve essere girato spesso, per evitare che attacchi. I salti di pagina servono a ricordarsene.