Essere designato per la prefazione di un libro, mi gratifica. Trattandosi di squarci di memoria, mirabilmente tratteggiati da Salvatore Fabiano, di un contesto a noi familiare, oltre la mia scontata gratitudine, apre una sagace “sfida” che non può che essere accettata: commisurare l’amorevole inclinazione dell’animo verso il Belvedere, l’Antico Borgo di queste Storie.