L’uomo non ha alcuna colpa per la sua esistenza, al contrario la subisce passivamente con tutto quello che imprevedibilmente può accadergli. La sua vita si svolge nella piena ignoranza, con l’incapacità di comprenderne il significato, così come dell’insieme che lo circonda. Questa situazione di schiavitù è stata imposta dal “Supremo” e a lui occorre chiedere una qualsiasi forma di dialogo per conquistare un minimo di dignità e libertà. Basta pregare il Supremo, al contrario occorre elevare la propria spiritualità per avvicinarci al SUPREMO e conoscere la verità. Il messaggio è il seguente: potrà esserci vera vita se ci sarà dialogo, non ci sarà vera vita se non ci sarà dialogo.