La storia straordinaria di un uomo normale che ha affrontato la vita: la sua crescita culturale, personale e professionale, la curiosità mai appagata con la conquistata capacità di essere riuscito a vedere i più piccoli dettagli senza perdere il senso della visione d’insieme. Andrea Zammari dovrebbe essere felice ma in realtà felice non è. Troppo protetto nella prima infanzia si trova, già dall’adolescenza, costretto a dovere affrontare la realtà del contesto sociale e lavorativo. Nel momento di maggiore successo abbandona di punto in bianco un lavoro appassionante per la perdita di Claudia, persona amata che improvvisamente vede distaccarsi dal mondo reale. Quando lei si spegne fra le sue braccia, lui si ritrova svuotato da ogni interesse. In quei giorni muore in un incidente stradale il marito di Angela, una sua ex collega, conosciuta all’inizio della sua attività. Si ritrovano dopo tanti anni, persone sole. La vecchiaia lo costringe a smettere di lavorare. Lui cerca di liberarsi dal passato vendendo auto e ufficio, ma si rende conto di non essere felice e pensa al suicidio. Una professione di successo lasciata per un dramma mai superato, una nuova attività con un altro traguardo raggiunto ma poi? Nel divenire degli eventi, momenti felici si alternano con altri drammatici e la sofferenza interiore si fa palpabile. Il racconto a una psicologa lo aiuta a vedere chiaro in sé stesso indicandogli la via da seguire. Non gli basta più vivere, deve esistere.