Nina, una donna alle soglie dei quarantacinque anni, bella, colta, con un buon lavoro, si “risveglia” da un torpore durato circa venti anni, forse procurato da un plagio coniugale. E, da questo momento, le capitano eventi di tutti i colori, alcuni provocati da lei stessa! Nel corso di due anni abbandona il compagno, incontra altri uomini, da cui impara – attraverso le imbrigliature dei rapporti - il valore da attribuire a sé stessa, ovvero quello di essere totalmente libera di testa. Ma, altrettanto, impara il valore delle esperienze di amore e di passione che la investono pienamente. Oltre ai flashback della sua vita di giovane sposa, il racconto si snoda in particolare nel biennio 2018-2020, fino ad arrivare all’anno horribilis del Covid 19. Una donna volitiva e assertiva, debole e forte, normale e contraddittoria che sperimenta sulla sua pelle il significato di essere una persona. Un essere umano che ha in sé mille donne. Il racconto conduce altresì alla visione mentale di paesaggi del mondo toccati attraverso i suoi viaggi che fanno rivivere spaccati di storia antica e contemporanea.
Bel libro. Trama piacevole e scrittura essenziale e fluida.