Nico De Simone è l’autore dell’avvincente romanzo di cui è protagonista Michele Caliò, siracusano di Richmond upon Thames. Approdato, quasi per caso e con un po’ di fatica, all’età di quarantotto anni, Michele (Miky) Caliò decide di portare in scena il suo ultimo spettacolo. Da fogli di carta, vino, qualche droga leggera e un buon film con attori sconosciuti, prendono vita: Gloria, un vulcano di energia e passione; Mark, un ballerino eccellente e bellissimo, nato a Kensington tra violenze domestiche e brutalità; Nico, ambizioso e un po’ imbroglione; Mario, solitamente timido, dilagante con un microfono in mano. Attraverso di loro Nico propone una sintesi – immancabilmente precaria – delle sue esperienze e dei suoi amori, in cui i ricordi, sempre vivissimi, dell’amata Sicilia si mescolano alla fumosa e per certi versi incompresa realtà londinese. Pagina dopo pagina possiamo immaginarci accanto a lui, affacciato alla finestra del suo cottage, assorti tra ricordi pieni di profumi, strane usanze, curiosi costumi e colori abbaglianti. Un’eterna sospensione tra ieri e domani, tra cambiamento e coerenza, orgoglio e vergogna, amore e odio, gioia e dolore. Nico, attraverso Miky, ci tende la mano e ci chiede di partecipare alle sue paure e alle sue consolazioni, con quella speranza un po’ fuori misura che è tipica degli artisti, dei vagabondi, degli ultimi.