Il protagonista, Ruggero, dopo la morte prematura della moglie, attraversa una profonda crisi esistenziale, durante la quale ripercorre le tappe più significative della sua vita. Rivive la sua ribellione adolescenziale alla forte autorità paterna, tipica dell’epoca, che riconosce essere stata eccessiva; non può però evitare di fare il confronto con la tendenza opposta del mondo moderno, in cui viene concessa troppa libertà a chi non ha una maturità sufficiente a farne uso. Lo spaesamento e lo smarrimento di quel periodo, la solitudine che ricerca per ritrovare se stesso, lo aiutano a considerare e a rivedere alcuni aspetti della vita moderna. Il senso di colpa per il tradimento alla moglie Luisa viene superato anche grazie alla solidarietà degli amici e lentamente riprende a vivere scoprendo aspetti fino allora passati inosservati. L’incontro con Olga lo aiuta a riacquistare una serenità che gli permette di scavare più a fondo dentro di sé e di apprezzare ciò che dà senso e valore alla vita.