La realtà è allo stesso tempo empirica ed evidente e, paradossalmente, sfuggente e ineffabile. Un viaggio nella storia di un ragazzo che ha vissuto il più grosso decadimento interiore, da lui sopportabile, causato dalla perdita del concetto di “reale”: tragedie inventate, ma convincenti, si affacciano ai suoi occhi. Il suo timore più grande è provocare dolore a qualcuno senza accorgersene e matura, quindi, un meccanismo per acquisire certezze, che lo consuma pian piano. Grazie al personaggio di Virgilio e ai sogni del ragazzo, il suo viaggio sarà colmo di metafore da interpretare e scelte da fare. Allargando il cerchio, trattando dell’incompleto che definisce ogni uomo, lo scopo è mettere in dubbio i dogmi stessi che chiunque nel tempo ha maturato o semplicemente acquisito. “Deve essere più probabile che un pianoforte cada da una finestra, più piccola dello stesso, e poi colpisca una persona in una via poco trafficata, rispetto a che io possa davvero aver fatto del male a qualcuno. Te ne prego.”