La storia si svolge in un periodo storico particolare, segnato dalle trasformazioni della società italiana, drammaticamente in crisi alla fine della seconda guerra mondiale e, nel contempo, proiettata verso l’affermazione di una nuova identità politico-sociale, in cui i principi della Costituzione rappresentano il punto di riferimento per reclamare con forza e spirito di riscatto antichi e mai concessi diritti, attraverso le lotte contadine e le proteste più generali, agli inizi degli anni Cinquanta. In una realtà ancora confusa e da definirsi, si inserisce la maturazione della classe operaia e contadina, da cui emerge il senso della collettività e della necessità di aggregarsi, sorretta e guidata dal sindacato, che assume nel cambiamento un ruolo determinante. Giovanni ed Andrea sono i giovani sindacalisti che portano avanti con altre forme e modi le lotte che i loro padri hanno già fatto per la giustizia e per un futuro di libertà.