Consigliato ad un pubblico 14+
“La caverna ancestrale” è un romanzo incentrato sulla figura di Uz e Uu, un uomo e una donna primitivi che si incontrano e iniziano una storia, ricca di significato e di importanti eventi. Il testo ripercorre, quindi, in modo romanzato, l’era primitiva, con la scoperta del fuoco, l’unione in comunità e molto altro, tutto descritto attraverso le avventure dei protagonisti. Il linguaggio utilizzato è semplice, con periodi spesso brevi, e la storia si divide in capitoli che ritornano, qualche volta, sul passato di Uz e Uu, mediante veloci flashback narrativi, talora improvvisi e che, cercando di ricostruire la vita dell’uomo primitivo, spiegano come Uz sia già più evoluto di Uu. Uz, infatti, cammina quasi in posizione eretta e proviene da un gruppo unito, con una gerarchia salda e con dei genitori; Uu, invece, è vittima di violenze fin da bambina. Il testo si concentra sul significato della caverna e dell’amore. La caverna è utilizzata come luogo in cui Uz e Uu costruiscono la loro vita, metafora di luce, spazio sicuro dentro una foresta buia e pericolosa. La caverna ancestrale, come dice il titolo, è il luogo dove tutto ha origine e qui i due protagonisti coronano il loro sogno d’amore, dando alla luce un figlio, il primo nato da una coppia che si ama e che prova attrazione reciproca. L’esempio dell’evoluzione umana, partendo da due esseri vissuti nella preistoria, è il focus del racconto, con riflessioni sul mondo futuro che si evincono nella parte finale del testo. Che cosa accadrà nel futuro dell’uomo non si può sapere, ma, sicuramente, il passato è cambiato quando l’essere umano ha cominciato a provare sentimenti ed emozioni, generando altre vite con amore, e la caverna ne è il simbolo, lo spazio che ha permesso tutto questo, grazie alla sua luce e al conforto di essere un luogo sicuro.