“La Città dei Sornioni” è un romanzo di fantasia dove l’autore, riesce a mettere insieme avvincenti intrighi. S’intrecciano storie d'istituzioni, criminalità organizzata e fatti violenti di cronaca. L’ambientazione è fissata tra il nord est dell’Italia e la regione Balcanica, a cavallo fra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, al tempo in cui l’allora Jugoslavia era in fermento prima dello scoppio della tragica guerra fratricida. In quel periodo c’era in tutta l’area un’intensa attività delle più potenti organizzazioni criminali per ricavare da quella situazione d’instabilità sempre più esplosiva enormi profitti e potere territoriale, con attività illecite che spaziavano dal traffico di droga al traffico di armi e alla tratta di esseri umani. Il romanzo si sviluppa proprio in quel periodo, dove nulla era chiaro e nulla era certo, in un gioco di specchi si confonde la verità con la finzione, dove la luce accecante crea zone d’ombra in cui la criminalità può operare indisturbata. Solo la caparbietà dei protagonisti nel seguire il filo rosso delle varie inchieste, ha portato alla ricostruzione di una rete criminale d’inquietante vastità.