Libia 2012 è fantapolitica e fantastoria.
Immaginiamo solo per un attimo che la crisi libica sia andata degenerando piuttosto che risolversi con i raids della Coalizione ONU e con l'intervento tempestivo dei ribelli. Aspettiamoci una risposta efficace dell'esercito regolare libico e quindi il gesto avventato di attaccare città siciliane con missili a lunga distanza (evento questo, simile a quello realmente accaduto nel 1986 presso le coste di Lampedusa). In uno scenario del genere, immaginiamo poi, tra morti e feriti ed intere famiglie distrutte e lacerate dal dolore, che, in risposta a quanto avvenuto in Sicilia, il governo italiano abbia deciso di inviare truppe di terra in Libia, ovviamente con l'autorizzazione e la collaborazione di altri Paesi (tra cui principalmente gli Stati Uniti), in modo tale da prevenire altri eventuali attacchi e aiutare i ribelli, che, in questo caso, non stanno avendo la meglio. In un simile contesto, è facile che gli eventi deraglino ancor più di quanto si possa pensare e, sfortunatamente, per l'agrigentino giornalista professionista Saverio Salvemini, un uomo con la passione per la propria Beretta, il quale ci racconta la sua storia in prima persona, non faranno altro, questi, che andare di male in peggio.
Le disavventure del siciliano cominciano con la morte, durante gli improvvisi attacchi in Sicilia, di moglie e figlia. Due mesi dopo, il reporter, tormentato dalla rabbia e dall'incapacità di non aver potuto fare nulla per salvare i propri cari, non avendo più niente da perdere nella propria vita ed accettando un lavoro come inviato speciale in Libia (uno dei pochi nel suo campo ad assumersi responsabilità del genere), si troverà coinvolto in eventi più grandi di lui, mentre chi gli sta accanto muore ineluttabilmente, in preda agli orrori della guerra. L'unico modo per salvarsi sarà quello di attenersi alle leggi di natura, alle leggi di sopravvivenza; anche il caso giocherà un ruolo fondamentale. Tra intrighi, tradimenti, nuovi amori che vorrà negare a sé stesso e tantissime sparatorie, Saverio intraprenderà un viaggio punitivo verso la redenzione. Queste le premesse per un noir di guerra, a volte con spunti ironici, altre drammatici, ma sempre pertinenti ad una realtà non tanto diversa da quella che vivono i nostri militari ogni giorno nei punti caldi del Mediterraneo, una realtà - quella del romanzo - nella quale la Storia diventa fantastoria, i nomi ed i luoghi si trasformano in punti nodali per la comprensione del testo, grandi personaggi reali vengono inseriti nel corso del racconto in situazioni verosimili, vissute da altrettanti soldati o giornalisti del mondo contemporaneo.