Intense sfumature rosso sangue avvolgono una Milano indaffarata e frenetica. Il delitto si espande, voluto e calcolato, dalle vecchie abitazioni di ringhiera, silenti e calde di umanità, ad una piazza del Duomo, rimbombante dello scalpiccio e del vociferare di centinaia di turisti. Qualche excursus dei personaggi oltralpe, fra i ghiacci scintillanti del Monte Bianco, alla ricerca di una improbabile tranquillità. Per la prima volta, la coscienza di un assassino reclama i suoi diritti, incessantemente, giorno e notte, e molto spesso con grande successo. E poi, ricordi di passati tormenti e poetiche emozioni che spumeggiano sulle onde del lago di Como, confondendosi con l’attorcigliarsi di un’onda sull’altra, durante il soffiare tumultuoso della Breva. Qua e là, qualche “sfumatura di grigio” (o forse meglio dire di “bianco”, vista l’età), a volte madre e a volte figlia del delitto.