“Posso portare a spasso i tuoi sogni?” è il titolo dell’emozionante romanzo d’amore di cui è autore Roberto Aielli: un libro scritto nell’arco di un ventennio e ambientato in una sonnolente Lombardia, all’interno della provincia bergamasca. Il giovane protagonista conosce le prime pene d’amore all’inizio dell’adolescenza. La figura del nonno, onnipresente, aiuterà l’imberbe ragazzo a dipanare l’intricata matassa che lo avvolge. Sullo sfondo, una Milano immersa nella nebbia. Sarà una rocambolesca vicenda a far incontrare al protagonista l’amata. Lui è impiegato in una ditta di ricostruzioni immobiliari, con sede all’interno della metropoli; torna a San Felice, suo paese natale, ogni fine settimana ed è proprio lì che riassapora le tradizionali atmosfere del lago. Lei, milanese sino alla punta dei piedi, studia ancora; è al quarto anno dell’istituto Tecnico commerciale e vive una storia d’amore difficile e contorta. Tra i due nascerà il vero amore, che li porterà, attraverso innumerevoli situazioni, a domandarsi se “quel rapporto è lecito” ed, ancor prima, se “rispetta la morale, imposta dal tempo e dalla società”. Morale che, per i due, assume ben due differenti definizioni: la prima, di ordine personale, è circoscritta all’ambito del loro “rapporto più intimo”; la seconda, di ordine pubblico, interessa, invece, “la società nel suo insieme”. Un fantasmagorico tribunale, costituito dalle stoviglie della cucina, sarà chiamato ad esprimere un giudizio sul loro amore.