Un uomo e tre donne. Tre donne diverse e tre diverse relazioni, attraverso le quali viene delineata la vita e la personalità dell’uomo. Giovanni Soleri, docente di letterature comparate all’Università Statale di Milano, intraprende un lungo viaggio al solo scopo di raccontare ad un amico della giovinezza, che non vede da trent’anni, l’ultima parte della propria vita. Perché? Perché vuole che l’amico scriva. “Che senso ha tutto questo, Gianni?”, gli domanda l’amico. “Lo capirai alla fine”, risponde enigmaticamente. Ma, oltre al professore e all’amico, c’è un terzo interlocutore misterioso. Con un’abile costruzione narrativa, l’autore crea atmosfere di suspense che, di volta in volta, segnano i vari passaggi del racconto. Lo stile è fluido, la prosa elegante, i personaggi sono ben delineati e la trama, ben congegnata e appassionante, coinvolge e seduce. La lettura è estremamente piacevole. L’abilità dell’autore risalta, soprattutto, nel sovrapporre il racconto del rapporto con l’ultima donna, al racconto dei due precedenti rapporti; così che tutte le relazioni vengono vissute dal lettore contemporaneamente. Un ruolo tutt’altro che secondario ha la natura; che non fa da sfondo, ma che, attraverso abili e suggestive pennellate, interagisce e sottolinea le mutevoli emozioni del protagonista. Protagonista, abbiamo affermato? Alla fine del racconto, ci chiederemo chi è il vero protagonista: il professore, l’amico, le tre donne, o il misterioso interlocutore?