L’attualità delle guerre in atto, le fughe di migliaia di uomini, donne e bambini dai paesi in conflitto che attraversano il Mediterraneo, pone in primo piano nuovamente il problema dei profughi. Nel tentativo, spesso drammatico, di raggiungere qualche paese dove ricostruire una nuova esistenza, i bambini sono vittime di situazioni traumatiche. Nella corsa spasmodica verso l’ignoto, l’esigenza di sopravvivere induce gli adulti a trascurare le conseguenze subite dall’infanzia nelle peregrinazioni della speranza. Nel libro si sottolinea la sofferenza non espressa di una bambina e le circostanze nelle quali è costretta dagli avvenimenti. Quanto deve sopportare provoca in lei un malessere interiore che l’accompagnerà tutta la vita.