Frammenti di Vite è un’opera narrativa frammezzata da riflessioni che talvolta sfociano in poesia. Ognuno dei racconti presenti è introdotto da una breve didascalia, un insieme di osservazioni che fanno riflettere sul tema trattato. A conclusione di Valzer per un Amor Perduto troviamo alcuni versi: l’anello di congiunzione di tutti i frammenti di esperienze raccontate. Si parla della memoria, parola chiave della nostra esistenza e di questo libro. Tutto ciò che siamo dipende dal database dei nostri ricordi, che racchiudono e spiegano stati d’animo, emozioni, sentimenti del passato, del presente e del futuro. L’autrice ha saputo cogliere con estrema sensibilità le sfumature di realtà molto diverse fra loro, toccando incessantemente temi universali come quello dell’amore, della vita e della morte, ma anche fenomeni di estrema importanza sociale quali: la violenza domestica e la conseguente devianza giovanile in La guerra di Marco; le stragi del sabato sera a causa dell’alta velocità sulle strade in Fino al chilometro 1800, racconto in cui lo stile si fa per lo più giornalistico per mitigare la drammaticità della storia stessa. Non mancano temi tipici della tradizione rurale sarda in La sottile Linea della Vita e della Morte, dove con uno stile avvincente si parla della figura dell’agabbadora, la levatrice che aveva una doppia funzione. Frammenti di Vite è una raccolta narrativa che con stile dinamico, brillante e dialoghi ben congegnati fa riflettere sulle varie sfaccettature dell’essere umano e sulle sue problematicità, diventando a volte monito di piaghe sociali che potrebbero essere evitate con la giusta prevenzione educativa.