Questo libro racconta le vicende di una guerra immaginaria in un luogo immaginario di cui un fanciullo di nome Luca è il protagonista principale, il quale, durante questa guerra, prima perde il padre e i fratelli durante un bombardamento e, poco tempo dopo, vede un soldato nemico uccidere sua madre senza un motivo. Da quel momento chiude il suo cuore all’amore e l’unico scopo di vita diventa la vendetta. Ispirandosi all’ultimo film visto con la sua famiglia, che narrava le gesta di Leonida e i suoi 300 spartani, decise che anche lui sarebbe diventato un grande guerriero e avrebbe ucciso quel soldato e tutti quei soldati che stavano invadendo il suo paese. Ma l’amore non lo abbandonò, difatti, nella sua vita entrò per prima Maria che gli fece da madre, poi, Anselmo da padre, Adelina divenne la sua sorellina e Paolo il suo fratellone, ma, soprattutto, nella sua vita entrò Sonia che diventò il suo grande amore, ma, anche se circondato da tanto amore, lui continuò a perseverare nel suo intento. Incominciò a combattere, uccidere, ma il suo cuore continuava a sentire il dolore della perdita di sua madre, di tutta la sua famiglia, e così capì che la vendetta, l’odio, non ti fanno stare meglio, anzi, perché in una guerra non ci sono né vinti né vincitori, visto che l’unica che vince sempre è la morte e il dolore che porta con sé. Quand’è che l’uomo imparerà che le guerre e l’odio non servono a nulla? L’unica strada che vale la pena percorrere è quella dell’amore.
La lettura è molto piacevole e la trama, ricca di colpi di scena, affascina molto. L'ho letto tutto di un fiato! Lo consiglio vivamente. Un dieci allo scrittore!