Ogni evento dell’esistenza cosmica si fonda su una metamorfosi, come processo di evoluzione e rivoluzione e può essere utilizzato sociologicamente in riferimento allo sviluppo adolescenziale dell’essere umano. Un uomo e una donna che si incontravano per l’ultima volta. Un’indagine sulla sparizione di due ragazzine. Sullo sfondo, in lontananza, personaggi ambigui, cattivi per scelta e criminali per gioco, balordi e prostitute, personaggi d’alto rango corrotti, burattinai e burattini, algoritmo di una società che perpetua sé stessa attraverso il mutare apparente di ciò che deve rimanere immutato. Uno scorcio di noir spinto fino a ricomprendere situazioni al di sopra di ogni sospetto. La metafora della libellula entra a pieno titolo nell’intera vicenda anche dello stesso autore, il quale si addentra nel cerchio magico come uomo vitruviano che indica e misura il tempo e lo spazio delle esistenze dei suoi personaggi, il cui collegamento è spesso l’impercettibile respiro della libellula, talmente efficiente da permetterle di compiere evoluzioni acrobatiche strabilianti. Un messaggio di speranza: ogni lacrima non cade invano, mentre il castigo dei malvagi è una nemesi ineluttabile.